lunedì 21 febbraio 2011

DETASSAZIONE DEGLI STRAORDINARI E DEI PREMI

Facendo un tuffo nel passato:

la detassazione fu introdotta nel 2008, con lo scopo di incentivare la produttività nelle aziende e di rendere più leggera la tassazione sui premi e sugli straordinari

L'aliquota a regime era il 10% ed lo è a ancora oggi (decisamente più bassa rispetto all'aliquota dello scaglione più basso, 23%).

A tre anni, dall'entrata in vigore, la detassazione è stata prorogata anche per il 2011 (legge di stabilità 2011).



La circolare dell'agenzia delle entrate n. 3/E del 14 febbraio c. a. ha chiarito alcuni aspetti:

1)limite complessivo detassabile (6000);
2)il reddito lavoratore dipendente, (sono esclusi i collaboratori), non deve essere superiore ai 40.000 euro(imponibile fiscale, non previdenziale);
3)quali somme possono essere tassate con aliquota del 10%

In merito a quest'ultimo punto, è utile precisare che non tutti i premi erogati sono detassabili.
Dobbiamo escludere:
1)premi individuali (cioè quelli nati da precisi accordi con il dipendente);
2)premi, che vengono riconosciuti in occasione di concorsi interni.
3)premi che assumomo nomi diversi, come bonus, una tantum, che vengono erogati per compensare eventuali ore in più di lavoro o premiare un impegno particolare del dipendente.

Per quest'ultimi, sebbene alla base di ci sia "un impegno produttivo", da parte del lavoratore, non ne viene ricosciuto lo sforso sul cedolino.
Viene assoggettato a tassazione ordinaria, perchè si vuole "non fare figurare l'incremendo di produttività": questo obbligherebbe il datore di lavoro ad assumere nuovo personale.

Sul tema del premi, è opportuno fare una riflessione sull'impatto sul TFR.
Mi riservo di parlarne a breve.

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